Descrizione progetto
La Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma rappresenta un vero e proprio living lab, sede dell’innovazione, della sperimentazione e della progettazione orientata alle smart city, all’interno della stazione Tiburtina.
Questo progetto è stato realizzato da Roma Capitale con il cofinanziamento del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) e di altri partner corporate, per un totale di circa 6 milioni di euro.
L’idea alla base di questo progetto è estremamente dinamica e prospetta un futuro imminente in cui le tecnologie emergenti, come la blockchain, l’Internet delle cose (IoT), l’Intelligenza artificiale (AI) e l’integrazione con le reti 5G, saranno i motori di uno sviluppo economico sostenibile della città.
Questo spazio polifunzionale ha l’obiettivo di ospitare una vasta gamma di attività, tra cui la creazione di startup, il trasferimento di tecnologia verso le piccole e medie imprese (PMI), lo sviluppo di progetti di ricerca applicata e nuove sperimentazioni, oltre alla partecipazione ad eventi formativi. I suoi oltre 800 metri quadrati comprendono ambienti luminosi e offrono una vasta gamma di servizi e strumenti, tra cui spazi di co-working per il lavoro individuale, sale riunioni per il lavoro di gruppo, brainstorming e incontri di co-progettazione.
Al fine di agevolare la partecipazione di startup e PMI, la Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma organizzerà una serie di workshop per facilitare la formazione di gruppi imprenditoriali, la definizione di idee e lo scambio di informazioni tra innovatori e il mondo imprenditoriale.
Questo progetto vede come partner universitari l’Università La Sapienza, l’Università Tor Vergata, l’Università Luiss Guido Carli e l’Università Roma Tre, mentre tra i partner tecnici ci sono LVenture Group, Innova e Peekaboo, e tra i partner corporate ci sono TIM, Acea e Wind-Tre.
Tra le attività di ricerca, sviluppo ed innovazione supportate da CTE è annoverata CO-Roma, la prima piattaforma attiva sul territorio di Roma per l’innovazione urbana sostenibile e giusta, anche a supporto della co-progettazione per lo sviluppo di strumenti di governance che facilitino il trasferimento tecnologico e l’integrazione tra attori dell’ecosistema romano dell’innovazione.
