Nel Co-Distretto Roma Sud Est nasce la prima cooperativa di quartiere

Nel Co-Distretto Roma Sud Est nasce la prima cooperativa di quartiere

Lunedì 19 dicembre 2018 la comunità del Co-Distretto, comprendente i quartieri Alessandrino, Centocelle e Torre Spaccata, ha formalizzato e ufficializzato la costituzione della cooperativa di quartiere, che da qualche tempo ormai era in fase di definizione e co-progettazione. 

 La comunità che da anni lavorava attivamente sul territorio e che 3 anni fa nell’ambito del progetto Co-Roma aveva unito le forze per un interesse comune dando vita ad un percorso condiviso di attivismo, infatti, grazie anche alle competenze acquisite nel corso dei numerosi laboratori e workshop organizzati da ENEA e LabGov LUISS nell’ambito del progetto Smart cities and communities di ENEA e grazie al fondamentale supporto di LegaCOOP Nazionale, ha deciso di costituire questo innovativo strumento di produzione e gestione di beni e servizi da e per la comunità stessa. 

L’obiettivo che ha spinto i cooperatori urbani a costituire questa impresa collettiva urbana è stato quello di creare lavoro per gli abitanti del territorio tramite attività legate al turismo sostenibile, alla cultura e ai servizi (anche digitali) di quartiere. Questa cooperativa è la prima in Italia a nascere in un’area urbana complessa, caratterizzata da bassi tassi di sviluppo umano e da alti indici di povertà. Questo strumento rappresenta un modello di aggregazione sociale in grado di costruire risposte condivise dai cittadini ai bisogni collettivi, oltre che uno strumento di coesione della comunità stessa. È un progetto condiviso, partecipato e che valorizza e rafforza il capitale relazionale, il patrimonio comunitario, la cittadinanza attiva nella gestione dei beni comuni urbani, mettendo in rete le risorse del territorio attraverso uno strumento imprenditoriale democratico e intergenerazionale. L’idea di trasformare il tradizionale attivismo civico in energia per creare nuove economie sostenibili e sociali, come accennato precedentemente, era nella volontà delle comunità locale ormai da qualche tempo a questa parte. Questa volontà ha acquisito nel corso del tempo sempre maggiore solidità ed è andata concretizzandosi grazie alle competenze che i cooperatori urbani del Co-Distretto hanno appreso in occasione dei laboratori organizzati da ENEA e LabGov LUISS, come ad esempio quello dedicato all’economia circolare e alla facilitazione di processi di governance di beni comuni urbani e di uno Smart Co-District. 

 Dall’iniziale attenzione dedicata esclusivamente alla rigenerazione e valorizzazione del Parco di Centocelle, la comunità, costituitasi in ODV sotto il nome di Comunità per il Parco Pubblico di Centocelle, ha notevolmente esteso il proprio attivismo e interesse arrivando a dedicarsi alla cura dei tre quartieri che costituiscono il Co-Distretto (Alessandrino, Centocelle e Torre Spaccata). Il desiderio di generare economia per il tessuto locale e per gli abitanti meno fortunati dell’area ha spinto i cooperatori a ricercare un nuovo veicolo giuridico che potesse permettere il perseguimento di queste finalità. Questo, grazie al supporto a livello di studio e ricerca da parte di LabGov, ENEA, LegaCOOP, dello studio commercialistico Dili e Associati, dello studio architettonico AlvisiKirimoto, è stato individuato per l’appunto nella Cooperativa di quartiere (o di comunità). Dal momento dell’individuazione di questo strumento i cooperatori si sono riuniti più volte nel corso dei mesi per studiare ed approfondire i dettagli di tale strumento giuridico, per identificare le future aree di intervento (che garantiranno la sostenibilità economica), per iniziare a redigere un business plan sociale, per definire i dettagli dello statuto e la base sociale e per dare un nome e una sede della costituenda cooperativa. Questo innovativo operatore economico, che sarà governato dagli abitanti dei tre quartieri, si prefigge come scopo il contributo nell’azione di contrasto al divide digitale, sociale, economico e infrastrutturale che caratterizza le periferie delle grandi città. La cooperativa creerà lavoro per gli abitanti dei tre quartieri (e non solo) tramite attività connesse al turismo integrato sostenibile, alla cultura e creatività, all’economia circolare e ai servizi collaborativi e digitali del quartiere. Nel corso dell’ultimo incontro che i cooperatori hanno organizzato prima di formalizzare lo statuto in presenza del notaio, è stato scelto il nome “CooperACTiva”, una fusione tra Cooperativa e Activa (dal concetto di Mulier Activa) dove ACT in maiuscolo rimanda alla volontà di agire (dall’inglese to act) per il bene comune e richiama le iniziali dei tre quartieri inizialmente coinvolti nelle attività della cooperativa (A: Alessandrino, C: Centocelle, T: Torre Spaccata). La base sociale è composta da molti abitanti che già da anni erano in prima fila nella cura del territorio, da associazioni e comitati locali. Il processo di costituzione della cooperativa di quartiere non è passato inosservato nel quartiere: sono molti infatti gli abitanti che spontaneamente hanno manifestato interesse per il progetto decidendo di informarsi e/o di prendere parte attivamente a questa avventura. Questo non rappresenta altro che l’ennesimo “primo passo” di una comunità che di passi da gigante negli ultimi anni ne ha fatti molti e che punta a elevare ogni giorno di più la qualità e l’impatto della propria azione, dotandosi di strumenti all’avanguardia e efficaci nel rispondere alle esigenze locali.