La Quinta Rete della Convenzione di Faro (FCN) è un incontro annuale organizzato nell’ambito del Piano d’azione della Convenzione di Faro. Si è svolto presso l’Università Internazionale di Venezia il 7 e 8 dicembre 2021. L’incontro era finalizzato allo scambio di opinioni sulle attività e le buone pratiche in linea con la Convenzione di Faro, che sono state attuate dai membri della Rete a livello locale, regionale e nazionale, per servire da ispirazione per i progetti presenti e futuri. Inoltre, i partecipanti hanno discusso temi specifici come la visibilità, le narrazioni e la cooperazione delle autorità. Un altro obiettivo è stato quello di prendere decisioni sulle questioni in sospeso nell’attuazione delle iniziative di Faro. L’incontro ha anche cercato di esplorare le sinergie e i possibili progetti comuni tra i membri della FCN e di definire gli obiettivi e il piano di lavoro della Rete per il 2022.
L’incontro ha riunito 12 partecipanti in loco, tra cui la dottoranda della Luiss Stefanija Hrle Aiello che rappresentava Co-Roma, e 3 partecipanti online, oltre a 3 partecipanti del Consiglio d’Europa, Luisella Pavan-Woolfe, che ha supervisionato l’incontro, Francesc Pla e Jovana Poznan.
Il primo giorno, i partecipanti hanno fatto una panoramica delle iniziative e dei risultati raggiunti, riconoscendo anche le recenti adesioni e ratifiche della Convenzione di Faro. È stato poi presentato “The Faro Way”, il nuovo progetto congiunto del CoE e della CE che promuove i principi della Convenzione di Faro. È stato inoltre presentato “Your Faro Game”, un gioco di ruolo online disponibile dalla fine di dicembre. Inoltre, sono stati presentati i singoli risultati ottenuti nell’ultimo anno, tra i quali Co-Roma ha potuto contribuire grazie alla Mostra della Memoria Vivente e alle Passeggiate nel Patrimonio.
L’argomento centrale del secondo giorno del programma è stato il piano d’azione e i suoi principali obiettivi futuri, che saranno, in primo luogo, dare maggiore visibilità alla rete Faro attraverso i social media e organizzare ogni due mesi i Faro Coffee Talks come strumento frequente e regolare di scambio di esperienze. Inoltre, decidere i ruoli dei membri della rete nell’ambito dell’organizzazione di un fil festival a maggio a cura di Patrizia Vachino e decidere l’ora, la data e l’argomento dei workshop di ricerca relativi alla collaborazione con i professionisti. Infine, il piano d’azione dovrebbe includere i possibili sviluppi dell’evoluzione del gioco online e prendere in considerazione nuove candidature per la rete e possibili luoghi per il Faro Network Meeting 2022.
Le conclusioni generali che si possono trarre da questa esperienza sono la necessità di un decentramento della rete (creazione di reti nazionali); la necessità di una maggiore comunicazione e condivisione di esperienze tra i membri, per la quale i Coffee Talks potrebbero essere un ottimo strumento; la traduzione dei documenti della rete in varie lingue; l’estrema importanza di preservare anche il patrimonio immateriale; e infine, l’educazione dei giovani; il coinvolgimento delle scuole e il collegamento con i musei. Possibili progetti per Co-Roma nel corso del nuovo anno potrebbero essere l’adesione al progetto Faro Suitcase, il Training Faro organizzato dalla LUISS durante le Capitali Europee della Cultura a Novi Sad, in Serbia, le proposte di fondi HE con Kaunas (vedi l’ultimo scambio di mail con Ed Carrol), e infine l’adesione alla Piattaforma Faro Rete Italia, su cui sta lavorando la dott.ssa Hrle Aiello.
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