Ex Cinema impero

Costruito dopo la metà degli anni ’30 dall’architetto Mario Messina, lo stabile è la chiara testimonianza di un’epoca, quella fascista, in cui lo stile Art Decò, matrice del Razionalismo Italiano, […]

Costruito dopo la metà degli anni ’30 dall’architetto Mario Messina, lo stabile è la chiara testimonianza di un’epoca, quella fascista, in cui lo stile Art Decò, matrice del Razionalismo Italiano, lascia chiaramente la sua impronta su molteplici costruzioni del periodo che precede la Seconda Guerra Mondiale.
Nella struttura romana si svolsero le attività cinematografiche fino agli anni ’70, periodo in cui abbassò le saracinesche. Da quel momento, il Cinema Impero divenne il ritrovo di vagabondi e senza tetto che contribuirono al progredire del degrado già portato avanti dal tempo.

Il proprietario dello stabile, Alessandro Longobardi, intraprese un progetto di riabilitazione e ristrutturazione del locale agli inizi del 2000, con destinazione di una parte dello spazio ad alloggi universitari per la ‘Sapienza – Università di Roma’. Tentativo di ripristino andato in fumo a causa di una possente e duratura occupazione che interessò lo stabile fino al 2010.

A seguito di un processo di progettazione partecipata nell’ ottobre 2014 sono partiti i lavori di ristrutturazione della parte frontale del Cinema (quella che si affaccia su Via Acqua Bullicante) che rappresenta un 1/5 del complesso della struttura.

A Luglio 2015 i lavori si sono conclusi con l’apertura di tutti e 5 i piani e di parte del foyer. I lavori sono stati eseguiti dal proprietario (Alessa di quella parte della struttura (i restanti 4/5 sono di proprietà di una società che riunisce tutti gli eredi Longobardi) e hanno trasformato locali accatastati come uffici e appartamenti in spazi culturali dove si erogano servizi di formazione artistica (danza, teatro, performance etc.). Lo spazio è gestito da un’associazione privata (SpazioImpero) che offre gli spazi in affitto.

Di che tipo di risorsa condivisa si tratta?

materiale

Comunità collaborativa che se ne prende cura

Ci sono cittadini, associazioni, imprenditori o commercianti, scuole, università o altre istituzioni culturali che si stanno prendendo cura (o hanno manifestato l’intenzione di prendersi cura) di questa risorsa condivisa nell’interesse della collettività? Si

Come si chiama la comunità? Cantiere Impero

Governance

Questa comunità collaborativa ha dato vita a una forma di gestione della risorsa condivisa che sia sostenibile dal punto di vista ambientale, economico, sociale, culturale per garantirne la fruizione da parte di tutta la collettività

Di quale dispositivo di governance? CantiereImpero viene coordinato da un gruppo di lavoro costituito da membri del Comitato di Quartiere Tor Pignattara e dell’Associazione per l’Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros con la collaborazione di altri cittadini volontari.


GPS

41.883580478062, 12.543203224859


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