Agenda Tevere

L’arteria blu di Roma.

Descrizione progetto

Il Tevere rappresenta un’opportunità su cui investire per la riqualificazione dello spazio urbano, è l’occasione per creare nuovi luoghi accoglienti e inclusivi, collegare l’area urbana centrale con le zone ai margini, riconnettere la rete ecologica, sviluppare progetti artistici e coltivare l’esperienza culturale, migliorare il benessere della città e dei cittadini creando spazi per eventi e attività̀ sportive.

Il Tevere è un’infrastruttura blu e verde che può̀ contribuire al raggiungimento degli obiettivi dello sviluppo sostenibile e della resilienza urbana. Il fiume, infatti, contribuisce allo svolgimento dei processi naturali in città, ad incrementare il grado di diversità̀ biologica e le capacità auto-rigenerative, a costituire corridoi di connessione con gli habitat esterni, favorendo i necessari scambi biologici, compensando l’impronta ecologica della città sul territorio ed incrementando il grado di resilienza dell’ecosistema urbano. Tali servizi eco-sistemici dovrebbero essere potenziati perché́ un fiume sano migliora il metabolismo urbano e l’eco-efficienza delle sue diverse componenti.

Al fine di poter riqualificare il Tevere è necessario adottare un approccio ispirato alla quintupla elica, ovvero creare un eco-sistema nel quale attori pubblici, attori privati, le università ed enti di ricerca, la società civile organizzata e non possono collaborare al fine di adottare soluzioni innovative. È proprio questo l’approccio utilizzato da Agenda Tevere, che collabora con attori che rappresentano tutte le pale dell’Elica. Con questo specifico obiettivo, nel 2017, è stata costituita Agenda Tevere Onlus un acceleratore di cambiamento, collaborazione e assunzione di responsabilità̀ condivisa.

Agenda Tevere Onlus ha avviato azioni sul territorio per coinvolgere la comunità̀ e le istituzioni nel processo di trasformazione dell’ambito fluviale, con l’obiettivo di risolvere i conflitti di competenze in essere nel tratto urbano del Tevere, attraverso processi innovativi e riflessioni sulle forme di governance. Nel 2017 ha promosso l’avvio di un percorso condiviso verso il Contratto di Fiume Tevere e portato alla firma di un manifesto di intenti con settanta firmatari, relativo al tratto dell’asta fluviale che partendo dalla diga di Castel Giubileo attraversa la città di Roma e scorre fino a sfociare nel Mar Tirreno presso l’agglomerato di Fiumicino, che intende proporre una gestione partecipata ed efficace delle risorse, espresse e inespresse, del tratto di fiume in oggetto dove le sponde e le acque versano in condizioni assai carenti e necessitano di azioni mirate e tempestive di recupero e riqualificazione. Il manifesto di intenti è stato sviluppato in termini di obiettivi attraverso un documento programmatico condiviso tra le istituzioni. Questo percorso avviato nel 2017 con grande sforzo e impegno ha portato alla firma il 22 febbraio 2022 dell’accordo di programmazione negoziata per il Primo Programma triennale di azione dl Contratto di Fiume Tevere da Castel Giubileo alla foce – CdF Tevere. Il Contratto di Fiume, così come definito in Italia dalla Carta Nazionale dei Contratti di Fiume, è uno strumento di programmazione volontaria strategica integrata e negoziata per i territori fluviali, che nasce con lo scopo di promuovere la riqualificazione ambientale e paesaggistica attraverso azioni di prevenzione, mitigazione e monitoraggio delle criticità idrogeologiche e della qualità delle acque. Obiettivo prioritario del Contratto di Fiume è il raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici (Direttiva 2000/60) e di prevenzione e riduzione del rischio di alluvioni (Direttiva 2007/60). Il Contratto di Fiume è un patto tra i diversi attori del territorio per la gestione integrata sostenibile di un bacino idrografico che percepisca il fiume come ambiente di vita e bene comune.

Il contratto rende effettivo quel modello di governance aperto e collaborativo promosso da Agenda Tevere. Infatti, è uno strumento abilitante che consente a molteplici soggetti di presentare azioni condivise di conoscenza, fruizione, orientate alla riduzione del rischio idraulico, alla salvaguardia della biodiversità e alla promozione del Tevere.

Un’altra tappa fondamentale nel processo che ha portato alla firma dell’accordo di programmazione negoziata per il Primo Programma triennale di azione dl Contratto di Fiume Tevere da Castel Giubileo alla foce – CdF Tevere è stata la costituzione della fondazione di partecipazione Tevere per Tutti con la legge regionale del Lazio 27/02/2020, n1. Quest’ultima, come si evince dall’articolo 20, persegue i seguenti obbiettivi:

a) incentivare, stimolare ed abilitare i soggetti attivi pubblici e privati a investire nella qualità e nella valorizzazione dell’ambito fluviale;
b) realizzare azioni volte a stimolare le attività cofinanziate con fondi regionali e a coinvolgere i soggetti sociali, civici, culturali, pubblici e gli operatori di settore nella valorizzazione dell’ambito fluviale, anche attraverso iniziative di manutenzione, programmazione, pianificazione, vigilanza e coordinamento;
c) promuovere l’immagine del Tevere attraverso la riqualificazione del tratto fluviale urbano, come strumento per la valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e turistico e per la crescita della competitività territoriale.

La fondazione è aperta a tutti gli attori pubblici e privati che volgiano perseguire le stesse finalità.

Durante l’iter che ha portato alla firma del Contratto di Fiume Agenda Tevere ha anche promosso varie progettualità sul territorio volte a stimolare azioni di sistema. Ricordiamo, ad esempio, “Piazza Tevere” e “Tiberis” due progetti volti a rendere vivibili e fruibili le sponde del Tevere. Un altro progetto che vale la pena menzionare è “Smart Tevere”, un database e una piattaforma informativa e collaborativa per favorire la partecipazione e la presa in carico di azioni per riqualificare l’area delle sponde urbane del Tevere e ricollegarla al tessuto urbano della città.

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