MAAM – Museo dell’Altro e dell’Altrove

Il Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia (MAAM) nasce come ideale prosecuzione del lavoro svolto nell’ambito del cantiere etnografico, cinematografico e d’arte di Space Metropoliz. Raggiunta la Luna, la […]

Il Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia (MAAM) nasce come ideale prosecuzione del lavoro svolto nell’ambito del cantiere etnografico, cinematografico e d’arte di Space Metropoliz. Raggiunta la Luna, la città meticcia di fatto si colloca in un “outer space”, quello di cui parlano i trattati internazionali, uno spazio pubblico, dove armi e proprietà privata sono bandite, e dove è possibile sperimentare nuove forme di convivenza sociale.
Come il razzo di Space Metropoliz, il Museo è un dipositivo. Dotandosi di un nome altisonante, che subito lo pone accanto e in concorrenza con le grandi istituzioni museali italiane e della capitale (il MAXXI e il MACRO), fa della sua perifericità, della sua a-economicità, della sua non asetticità (il MAAM è contaminato dalla vita) il suo punto di forza. Il MAAM sarà la macchina che spinta al massimo regime trasformerà l’intera fabbrica in un oggetto e un soggetto d’arte collettiva. Gli artisti sono invitati a dare il loro contributo gratuitamente, interagendo con lo spazio e con gli abitanti. L’invito ad intervenire (che suonerà come una vera chiamata alle armi) avverrà per passaparola e si avvarrà dell’aiuto di associazioni, università, gallerie, curatori indipendenti, e di quanti altri vorranno aderire all’iniziativa.
Avviando un nuovo virtuoso rapporto tra arte e città e tra arte e vita, il Metropoliz si doterà anche di una pelle preziosa, e di una collezione, che l’aiuterà a proteggersi dalla minaccia sempre incombente dello sgombero coatto.

Il MAAM apre al pubblico tutti i sabati.

Comunità collaborativa che se ne prende cura

Ci sono cittadini, associazioni, imprenditori o commercianti, scuole, università o altre istituzioni culturali che si stanno prendendo cura (o hanno manifestato l’intenzione di prendersi cura) di questa risorsa condivisa nell’interesse della collettività? Si

Come si chiama la comunità? Associazione Volontari Capitano Ultimo Onlus

Governance

Questa comunità collaborativa intende dare vita a una forma di gestione della risorsa condivisa che sia sostenibile dal punto di vista ambientale, economico, sociale, culturale per garantirne la fruizione da parte di tutta la collettività

Di quale dispositivo di governance? Museo abitato



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